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La sostenibilità si poggia su quattro pilastri: ambientale, sociale, economico ed etico.
Parlare di sostenibilità non è soltanto mettere in atto procedimenti tecnologici per il superamento dei fattori di rischio per l’ambiente, ma vuol dire anche lavorare alla creazione di una “cultura della sostenibilità”, cioè diffondere idee e temi legati a questioni ambientali, sociali, economiche ed etiche.
Cultura e sostenibilità possono andare di pari passo all’interno di un nuovo processo di educazione delle comunità per un vivere più sano e rispettoso del territorio che passi attraverso la natura aggregativa del mondo culturale. La partecipazione è l’elemento su cui la sostenibilità può far leva per costruire un nuovo corso di buone pratiche che riguardino la tutela di un bene comune come l’ambiente e la comunità. La creazione di un sistema di valori condiviso, permetterà l’emersione di un moto nuovo per lo sviluppo sostenibile, in grado di contribuire alla crescita dei livelli di benessere sociale ed economico all’interno delle comunità territoriali.
È fondamentale, per questo motivo, imparare a osservare sempre di più la cultura come un innesco da cui partono nuovi processi di innovazione economica e sociale, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, e da cui alimentare una serie di azioni concrete per affrontare le sfide del futuro.
Attraverso la partecipazione, Ratatoj aps si assume la responsabilità e coglie l’opportunità di essere attiva in tale ambito, sensibilizzando il pubblico alla ricerca di nuove soluzioni e realizzazioni possibili, in modo da creare una conoscenza condivisa, grazie al comune linguaggio della cultura, che valorizza l’importanza di essere partecipi al progetto.
Secondo alcune ricerche basate su un campione di associazioni e società benefit italiane è emers che le iniziative green realizzate negli ultimi anni si concentrano prevalentemente in area sociale (93%), seguita dalla formazione (84%) e dalla cultura (79%): in base ai numeri raccolti da alcuni questionari online è stato possibile osservare come la grande maggioranza del pubblico (7 su 10) è convinta che, attraverso l’arte e la cultura, si possa trasmettere un più efficace messaggio a favore della sostenibilità.
All’interno di questo scenario, l’Agenda 2030 richiede necessariamente la partecipazione di una cittadinanza attiva, responsabile e culturalmente avanzata. Nasce così il concetto di “cultura sostenibile” nel 2015, in occasione della firma da parte di 193 paesi membri dell’ONU dell’Agend 2030, il testo che prevede la realizzazione entro il 2030 di 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile.
In che modo possiamo raggiungere questi obiettivi? Condividendo, in comunione tra tutte le realtà della filiera culturale, nuove buone pratiche e azioni concrete, in modo da attivare sinergie proficue per interloquire con decisori politici e provare a orientare scelte pubbliche. Il vantaggi dell’adozione di un approccio più green per le imprese culturali è anche quello di renderle più al passo con le necessità dei tempi. Ne è un esempio il “Climate Heritage Network”, una rete internazionale volontaria e di mutuo sostegno, composta da organizzazioni artistiche e culturali impegnate ad aiutare le loro comunità nell’affrontare i cambiamenti climatici e nel realizzare le ambizioni dell’Accordo di Parigi. Nel processo di osmosi tra ambiente e cultura, fondamentale è il ruolo degli operatori culturali, i quali possono porsi come “mediatori” all’interno di percorsi formativi finalizzati ad affrontare sf
globali come il cambiamento climatico, la parità di genere e l’inclusione delle minoranze.
IMPEGNO ETICO E SOCIALE
All’interno delle proposte culturali daremo maggior spazio a iniziative dedicate a sensibilizzare la tutela ambientale, l’impegno civico, il rispetto dei diritti umani, l’uguaglianza sociale, in particolare prediligendo spettacoli sulle buone azioni ecosostenibili per ragazzi delle scuole e giovani adulti.
ACCESSIBILITÁ E PARI OPPORTUNITÁ
Ci impegniamo a mantenere i costi di fruizione culturale accessibili a tutte e tutti, garantendo, per gli spettacoli da noi prodotti, ingressi gratuiti per le fasce di popolazione più fragili e a utilizzare un linguaggio gender inclusive.
CTMO PLASTIC FREE E NO-WASTE
Nel punto ristoro utilizziamo materiale 100% biodegradabile e compostabile, metallo, vetro e promuoviamo l’utilizzo di borracce per ridurre comunque il ricorso all’usa e getta. Mettiamo a disposizione di musicisti, attori e compagnie asciugamani, bicchieri in vetro o in plastica riutilizzabili in modo da limitare lo spreco e l’acquisto di materiale monouso.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Attraverso l’allestimento di punti ecologici all’interno degli spazi promuoviamo iniziative di informazione e sensibilizzazione in tema di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riuso e riciclo. Insieme agli spettatori puntiamo a differenziare il 90% dei rifiuti che produciamo
COMUNICAZIONE
Sensibilizziamo gli spettatori a comportamenti virtuosi e attraverso le piattaforme digitali sviluppiamo il lavoro di diffusione delle buone pratiche coinvolgendo la rete di enti e associazioni che si interfacciano con lo spazio.
Inoltre, ci impegniamo ad un uso responsabile di materiale cartaceo per la promozione degli spettacoli, utilizzando carta riciclata e materiali ecocompatibili.